Com’è l’ ospedale?
Visita gli ospedali della zona, esponi le tue domande alle ostetriche o al servizio informazioni, chiedi di visitare la sala parto e la sala travaglio e chiedi che metodi vengono utilizzati. Potrai così valutare al meglio la tua scelta.
Come deve essere il reparto di maternità?
Il reparto maternità deve trovarsi in una zona appartata e le camere di degenza devono essere vicine al nido. Ultimamente c’è la tendena da parte di molti ospediali di effettuare il “roomin in” ovvero lasciare il neonato in camera con la mamma dalle 8 del mattino alle 8 di sera, in alcune strutture anche 24 ore su 24. Accertatevi anche che la sala travaglio, quella per il parto e la sala operatoria siano vicine tra loro.
Come deve essere la camera?
Informatevi se potete trovare stanze singole o a due letti, possibilmente con servizi autonomi. (Ce ne sono anche nei centri pubblici).
Chi può stare in sala parto?
Al parto assistono l’ostetrica, il ginecologo di guardia (in caso di parto cesareo, sono presenti anche una seconda ostetrica e un secondo ginecologo), il neonatologo e il personale di servizio. Un anestesista è sempre a disposizione. Alcune strutture dispongono di équipe più ridotte.
Può assistereal parto il mio compagno o altre persone esterne ?
Non tutti gli ospedali consentono la presenza del padreo di una persona esterna in sala parto, in caso di parto cesareo difficilmente sarà permesso l’ingresso di persone esterne. Informati prima.
Gli orari di visita?
Le possibilità di visita per il neopapà, parenti ed amici variano da ospedale a ospedale: in certi casi gli viene data la possibilità di dormire con la mamma e il bambino in un’unica stanza; in altri le sue visite non sono differenziate da quelle degli altri parenti e conoscenti. Gli orari di visita per questi ultimi sono sempre molto rigidi: una o due ore al giorno nei giorni feriali e qualcosa di più in quelli festivi. La neomamma ha bisogno di tutta tranquillità e il riposo possibili. Anche i bambini possono andare a salutare il fratellino appena nato.
Dove si tengono i corsi pre-parto?
I corsi pre-parto sono organizzati dall’ospedale o da strutture private. Il primo caso è il migliore: permette di conoscere meglio gli operatori (medici, ostetriche e infermieri) e di sentirsi “più a casa” nell’ospedale al momento di partorire. Scegli in base al programma degli incontri e alla possibilità di partecipazione del partner.
Come si affronta il travaglio in ospedale?
In alcuni ospedali si rispetta l’evoluzione spontanea del travaglio e del parto: la donna viene lasciata in libertà di affrontare le doglie come desidera, stando a letto o muovendosi all’interno della stanza. In alcuni ospedali le stanze travaglio sono intime e accoglienti, dotate magari anche della vasca per affrontare le contrazioni in acqua.
Che posizione dovrò assumere durante il parto?
Anche in questo caso le possibilità cambiano da ospedale a ospedale, in quanto alcuni sono attrezzati solo con lettino da parto, molto simile a quello ginecologico, e che obbliga a restare in posizione semidistesa durante le spinte. Altri invece offrono anche la possibilità di partorire sedute sullo sgabello ostetrico, in piedi, sostenute dal partner oppure in speciali vasche che ti permettono di restare immersa nell’acqua.
Posso richiedere il parto indolore?
In alcune strutture è contemplata l’anestesia peridurale che a volte si paga privatamente. Informati per tempo, dovrai sostenere un colloquio con l’anestesista addetto.
Posso richiedere l’assistenza privata di una ostetrica durante il parto ?
Alcune strutture ospedaliere consentono l’accordo privato tra degente e ostetriche, la capo reparto è in grado di fornirti i recapiti delle ostetriche disponibili, se desideri una assistenza di questo tipo cerca di contattare la persona almeno 2 mesi prima della data prevista del parto, ti seguirà nel corso dell’ultima visita di controllo e stabilirà tempi e modi per rendersi reperibile.
A cosa servono le puericultrici?
Utili soprattutto alla prima gravidanza. Possono fornire utili consigli sulle tecniche di allattamento, su come cambiare il pannolino, fare il bagnetto e medicare il cordone ombelicale. Alcune cliniche organizzano corsi post-parto per le mamme che hanno partorito presso quella struttura.
Potrò essere assistita dal mio ginecologo?
Attualmente non si può avere la certezza di essere assistiti dal proprio ginecologo di fiducia: dipende dai turni ospedalieri e dalla disponibilità del ginecologo stesso. Ma ci si sta muovendo anche nelle strutture pubbliche per consentire alla futura mamma di inoltrare una richiesta per scegliere chi avere al proprio fianco nel grande momento se invece il tuo ginecologo è un esterno puoi semplicemnte chiedergli se ti assiste e se si rende reperibile.
Il mio bambino sarà subito attaccato al seno?
Sempre più studi dimostrano i vantaggi dell’allattamento al seno per la mamma e il bebè. In alcuni ospedali si attacca il bambino al capezzolo della mamma subito dopo il parto perché è stato dimostrato che nelle prime quattro ore l’istinto di suzione del neonato è particolarmente forte e questa procedura stimola la montata lattea. Anche nei giorni successivi lo si attacca spesso al seno della mamma per stimolarne la produzione, mentre si evita il biberon, che disabitua il bambino a succhiare dal capezzolo.
Posso tenere il mio bambino in camera?
In alcuni ospedali è consentito il “rooming in” , cioè tenere il bambino nella propria stanza di degenza. In questo modo si stabilisce fin da subito un rapporto profondo tra mamma e bambino. Lo puoi attaccare al seno quando vuoi e imparare subito a prendertene cura. In ogni caso scegliete un ospedale in cui gli incontri siano frequenti, e in cui sia tu che il tuo partner possiate accedere sempre al nido.
In caso di dimissione precoce chi mi aiuta?
Non esiste ancora per le mamme un servizio gratuito di assistenza a domicilio di un’ostetrica che controlli il decorso del puerperio e consigli la mamma per l’allattamento, puoi concordare una assistenza con le ostetriche del reparto oppure informarti presso la struttura sanitaria del tuo comune, in alcuni casi esistono delle convenzioni per l’assitenza post parto oppure puoi rivolgerti ad una “Doula” una ostetrica esperta che si occupa della assistenza post parto a casa. Concorderai con lei tempi, modi e costi della prestazione.
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